Antonio Curnetta – Figli e bambini
Un bambino, crescendo, potrà scordare qualche ceffone che ha preso, ma non dimenticherà mai una carezza che gli è stata negata.
Un bambino, crescendo, potrà scordare qualche ceffone che ha preso, ma non dimenticherà mai una carezza che gli è stata negata.
Ciò che è difficile, rendilo possibile. Ciò che è breve, rendilo intenso. Ciò che vale, rendilo indimenticabile.
C’è un sole che sorge dentro noi ogni mattina e può illuminare la giornata anche dopo il tramonto: la speranza.
Anche io sono stufa, stufa, stufa di essere sempre sola, stufa che mi parli come se fossi la figlia della portinaia. Vorrei che mi guardasse come le altre madri guardano i propri figli, vorrei che la sera rimanesse accanto al mio letto per parlare prima di spegnere la luce, senza avere l’impressione che si posizioni come se seguisse un copione e avesse imparato le battute a memoria.Non voglio parlarle perché non ascolta, perché ha sempre l’aria di pensare ad altro, di essere persa nel suo mondo.Non voglio parlarle perché non sa più chi sono, perché sembra sempre domandarsi che cosa la leghi a me, quale sia il nostro rapporto.
Quando sei circondato dal deserto, non puoi che essere tu l’oasi.
Quando ami troppo, rischi di essere usato. Se dall’altra parte c’è qualcuno che non ti…
Ovunque hai donato la tua essenza continueranno ad avvertire la tua presenza.