Antonio Curnetta – Stati d’Animo
La noia è il torpore dell’anima.
La noia è il torpore dell’anima.
Riuscirò a sguainare la spada in battaglia anche questa volta a scapito degli altri e ne uscirai vittoriosa.
Non fidarti degli occhi. La sostanza delle cose si vede attraverso il cuore.
Non posso far altro che danzare quello che sento dentro e scriverne il risultato.
Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno, eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l’incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi. Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l’associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l’unico mezzo valido.
È difficile cercare di dormire quando la mente non riesce a tacere.
Sto imparando a non voltarmi più indietro, il passato non può tornare. Proseguirò per la mia strada senza rimpianti.
Riuscirò a sguainare la spada in battaglia anche questa volta a scapito degli altri e ne uscirai vittoriosa.
Non fidarti degli occhi. La sostanza delle cose si vede attraverso il cuore.
Non posso far altro che danzare quello che sento dentro e scriverne il risultato.
Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno, eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l’incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi. Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l’associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l’unico mezzo valido.
È difficile cercare di dormire quando la mente non riesce a tacere.
Sto imparando a non voltarmi più indietro, il passato non può tornare. Proseguirò per la mia strada senza rimpianti.
Riuscirò a sguainare la spada in battaglia anche questa volta a scapito degli altri e ne uscirai vittoriosa.
Non fidarti degli occhi. La sostanza delle cose si vede attraverso il cuore.
Non posso far altro che danzare quello che sento dentro e scriverne il risultato.
Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno, eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l’incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi. Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l’associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l’unico mezzo valido.
È difficile cercare di dormire quando la mente non riesce a tacere.
Sto imparando a non voltarmi più indietro, il passato non può tornare. Proseguirò per la mia strada senza rimpianti.