Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Si può dire con certezza che si ama la vita che si conduce, solo se non si arriva mai stanchi a sera.
Si può dire con certezza che si ama la vita che si conduce, solo se non si arriva mai stanchi a sera.
Ci sono momenti in cui la vita ti risarcisce di tutto il dolore che ti ha procurato, regalandoti raggi di sole, anche quando intorno domina la tempesta.
Una piccola porta ci divide dalle nostre paure, se abbiamo le spalle voltate ovviamente! Se invece attraversiamo la soglia di questa piccola porta significa di ammettere chi realmente siamo. E ammettere significa liberarsi!
La coscienza è un lenzuolo bianco è facile sporcarla alcuni se la lavano altri vivono benissimo anche se è sporca.
Di giorno si vede, di notte si sente.
Cos’è più bello che dimostrare i sentimenti, è quello che ci fa vivi, no?
Le persone prima si prendono tutto di te, anche la tua libertà, poi quando vorresti anche tu partecipare al banchetto di te stesso, non lo accettano, devono continuare a sbranarti da sole. L’errore più grande è di chi sbrana o di chi ha permesso di farsi sbranare, inizialmente, con consapevolezza? Forse la seconda, ma di certo ci si può liberare dalla morsa, se lo si vuole, e aspettare che le cicatrici si rimargino. Di sicuro colui che apprende di più tra i due è lo sbranato perché lui ci penserà su molto a lungo prima di lasciare in giro, a chiunque, altri pezzi di se; lo sbranatore invece continuerà a cercare prede, perché, per suo istinto, non si sazia mai.