Antonio Curnetta – Tristezza
Non c’è inverno più freddo di quello in cui perdi l’unica persona che riusciva a scaldarti.
Non c’è inverno più freddo di quello in cui perdi l’unica persona che riusciva a scaldarti.
Ci sono poche cose che davvero non possiamo fare. Tutte le altre cose, o non vogliamo farle o abbiamo paura di farle.
Ti è mai capitato di piangere nel letto perchè non eri o non ti sentivi abbastanza? Abbastanza forte da superare tutto, abbastanza carina da avere un ragazzo, abbastanza simpatica da far ridere chi ti vuole bene, abbastanza dolce da avere un abbraccio sempre pronto per tutti. A me sì, tante volte. Troppe volte. Ancora adesso.
Mi mancava il suo respiro sul collo, le sue dolci labbra che si appoggiavano delicatamente sulle mie, le sue frasi che mi facevano sentire unica, e ora tutto questo è solo un ricordo, non troppo dolce, perché ora è il ricordo più triste che ho.
L’amore è come la droga: prima ti rende felice e poi ti uccide.
Tutto tace, nulla si sveglia in questa notte stellata. Non c’è niente che potrà cambiare questo giorno: un messaggio, una chiamata, un incontro: nulla. Tutto tace ed è silenzio, è nulla.
È facile dire: io non ci ricado più, ma poi ci ricado sempre. Ed è sempre come la prima volta, fa un male terribile quando sono le persone più care a farti male.