Antonio D’Ottavio (Etantonio) – Tristezza
Un bicchiere di felicità spesso si paga con una botte di tristezza.
Un bicchiere di felicità spesso si paga con una botte di tristezza.
Quando si soffre non si desidera essere capiti, bensì si desidera smettere di soffrire.
Salve a tutti mi presento mi chiamo Giuseppe. Posso farvi una domanda? Sapete per caso come si chiama quella cosa che si prova quando vedi una persona dopo tanto tempo, intendo una persona davvero importante con cui hai condiviso tutto? Quel dolore al petto che ti aumenta i battiti che ti blocca il cuore in gola, e ti fa sudare freddo? Non sapete rispondermi? Lo so è una cosa complessa da descrivere, potrà anche non sembrare ma quella cosa è il rimorso… già il rimorso, è il rimorso che sia finita nel modo in cui non avresti mai sperato è il rimorso di avere dato tanto e non avere ricevuto niente è il rimorso di avere amato tanto una persona che alla fine ti accontenti di ignorare e in certi casi di odiare. Incredibile vero? Ami una persona e desideri solo il bene per te e per lei ma alla fine ti rassegni all’idea che anche tu non sei diverso dagli altri e quindi ti aspetta la medesima sorte su cui son passati moltissimi e su cui passeranno molti altri ancora… ancora… ancora… ma non sono qui per farvi tagliare le vene mentre leggete questa lettera, e solo che chi si impegna con una persona deve sapere a cosa va incontro, a questo punto viene da chiedersi… esiste a tutto ciò un rimedio? Vorrei tanto saperlo, c’è gente che soffoca le storie passate con quelle nuove ma le persone che agiscono così mi fanno pensare che la loro storia passata non era poi così importante, altri si massacrano con delle frasi tipo: “se avessi fatto così invece che così” ci son passato di recente pure io ma ne son uscito quasi illeso. Una risposta esatta al 100%purtroppo nn esiste, posso solo sperare che la buona sorte si ricordi di me come quando ti conobbi, intanto rimango qui a consolarmi sperando che la vita sia meno amara da qui in avanti… anzi da adesso in poi!
La pioggia disseta la terra, bagnando di malinconia l’anima dei poeti. Amo la pioggia, lava via le polveri del tempo dal cuore.
Ho occhi, per vedere. Ho cuore, per sentire. Ho una spada, per tagliare. Ho il velo, per celare. Ho il silenzio, per parlare.
Non piango perché sono più forte. Non piango perché ho paura di non riuscire più a smettere.
Soffri molto quando vedi la causa che ti frantuma l’anima e ti crea crepe nel cuore, e non puoi fare nulla. Solo con il passare del tempo, forse ci sarà una soluzione, ma a volte il tempo sa essere più doloroso del dolore stesso.