Antonio Giovanni Palermo – Società
In Italia non si comprende ancora chi deve vergognarsi, se chi commette un reato oppure chi lo denuncia o lo fa emergere.
In Italia non si comprende ancora chi deve vergognarsi, se chi commette un reato oppure chi lo denuncia o lo fa emergere.
E meno male che qualcuno aveva detto che i magistrati dovevano parlare solo con le sentenze.
L’omertà genera la mafia.
Io incomincio a credere che l’individuo veramente sano di mente è quello che tiene conto di un gran numero di alternative, e specialmente di quelle più vitali; una persona capace di dire: “Se questo non succede, che altro e che altro è possibile?”
Un innocente che marcisce in carcere rende marcia tutta la società, un colpevole che cammina libero la offende.
La morte di cui si dovrebbe aver paura non è quella del corpo, ma quella della memoria.
Rispondere alle domande del censimento, ai cui dettanti legge non frega altro che il numero delle stanze della tua casa, se sei coniugato o no, se hai studiato o no, e poco altro, compreso se lavori o no, e alla fine? Rendersi conto di aver perso solo del tempo prezioso aspettando di ascoltare i risultati del censimento in percentuali al Tg o leggerli sui giornali. A nessuno importa se c’è chi è senza lavoro, senza casa, senza il diritto sacrosanto di vivere la propria vita dignitosamente mentre c’è chi vive nel lusso e nello sfarzo approfittando della scusa della crisi, inventata dagli stessi che vivono nel lusso e nello sfarzo, chiedendo al popolo di pagare più tasse, che se poi sei disoccupato e non puoi pagarle dove vai a prenderli i soldi per fare campare questi ladroni? Loro che tagliando i fondi alla sanità e alla scuola, rubano, nel vero senso della parola, a chi non ha un bel niente.