Antonio Narducci – Vita
Sto come le scosse di un terremoto in assestamento!
Sto come le scosse di un terremoto in assestamento!
Con l’amore si curano le ferite, con la forza lo si protegge; con la speranza si guarda al futuro e con gioia sorridiamo ai bambini. Grazie alla forza d’animo, miglioriamo noi stesse e, a testa alta e senza pudori, ci rialziamo e chiediamo rispetto.
Eh sì, signori ascoltatori, questa è la vita e a volte succede che si perdono delle cose e ce ne si dispiace, forse vi disperate. Però, qualche volta, accade di ritrovarle o più spesso di perderle per sempre. Il tempo non cancella nulla e quel pensiero rimane lì, latente: ora hai cose nuove, diverse, che ti fanno stare bene. Vero, ma sostanzialmente falso. Quel pensiero salta fuori tutte le volte che qualcosa lo ricorda e farà sempre male. Più male in proporzione all’importanza della cosa perduta. E se la cosa perduta torna da sé? Siamo pronti a mettere da parte il male che ci ha fatto? Forse sì. Probabilmente no.
Felice vita quella che si inizia con l’amore e termina con l’ambizione. Fin che c’è in noi qualche ardore, possiamo essere amati. Poi questo fuoco si spegne: allora come è bello e grande il posto per l’ambizione.
Mai nessuno mi ha ripreso per i capelli quando ero in pericolo. Ho cercato di riprendermi da solo ma riprendersi per i capelli, da solo, è impossibile. Ed eccomi qui, col culo in terra e pochi capelli in testa.
Non c’è rimedio tra la nascita e la morte, che godersi l’intervallo.
Spesso chiamiamo banali le cose normali della vita solo perché crediamo di dover fare sempre qualcosa di eccezionale.