Antonio Pellegrino – Cielo
Affacciandomi alla finestra, il cielo è sfumato sul grigiastro mette un po’ di malinconia, ma il ticchettio della sottile pioggia, suona la fantastica melodia di una bellissima giornata d’inverno.
Affacciandomi alla finestra, il cielo è sfumato sul grigiastro mette un po’ di malinconia, ma il ticchettio della sottile pioggia, suona la fantastica melodia di una bellissima giornata d’inverno.
O padre dove sei, io non ti sogno ma ti sento in ogni goccia di cielo che cade nei miei occhi, mi specchio in te. Sento il tuo palpito sento la tua angoscia che è anche la mia per non averti potuto dire addio. Quando sei mancato il tuo volto era sorridente come una persona che dorme serenamente. O padre dammi la tua forza che viene dal tuo cielo, ricoperto di stelline dorate che fanno asciugare e rasserenare il mio viso ammalato della mancanza di te. So che mi dai la forza per andare avanti perché ogni attimo che mi rivolgo al cielo sento te che mi sei accanto per sempre.
Ci scalda senza perché, ci da la vita con la sua vita. Il sole. Luce su tutto. Perché?
Capita spesso.Guardi lassù ed automaticamente pensi a qualcuno:devi sapere che “stella” è sinonimo di un nome di una persona a te cara.
Un cielo stellato dà nota al creato.
L’anima che tende all’Infinito è quella che si colora con le sfumature della terra, con i pastelli del cielo e con i contrasti della sua innocenza.
Alzo gli occhi al cielo e vedo l’immensa tristezza che mi accarezza i capelli!