Antonio Pistarà – Abitudine
Se mettessi un limite alla mia vita, questa, sarebbe già finita.
Se mettessi un limite alla mia vita, questa, sarebbe già finita.
Triste modernità.Sembra un televisore spentoma è solo un cuore inaridito.
Una semplice abitudine si trasforma in una ricerca esasperata. La ricerca di quello che ti dà piacere. Ma a un certo punto qualcosa cambia e la rotta s’inverte. Smette di farti del bene e inizia a farti del male. Ogni giorno di più perché, purtroppo, per quanto ci stia lentamente uccidendo rinunciarci è peggio.
L’abitudine è il perpetuarsi nella propria staticità.
Amo l’ordine perché il disordine mi ruba spazio.
Finché avrò vita in questa terra vorrò vivere ogni istante della stessa con l’istinto di un leone a caccia della sua preda, con la forza di un gladiatore in continua lotta per la sopravvivenza, sfruttando appieno tutte le doti e i mezzi che, la stessa, vorrà donarmi e con l’intensità e la passione dell’istinto degli istinti; l’amore: sino alla fine dei miei giorni, quando non rimarrà della mia materia solo che “aria e polvere”, affinché non rimanga inerme e abbia la forza “di continuare a volare” con energia nuova nell’eternità delle opere di “Pensieri e Parole” di chi vorrà ricordarmi sentendo l’aria muoversi attorno a se.
Lo zotico vive la vita senza mai uscire dal confine. Pur limitato è contento.