Antonio Prencipe – Filosofia
Siamo angeli depressi che cadono giù da un cielo senza stelle.
Siamo angeli depressi che cadono giù da un cielo senza stelle.
C’è chi dice che chi nasce tondo non muore quadrato, beh… io sono nato tondo, sono diventato quadrato ed ho finito nell’essere triangolare.
Il vaso contiene l’acqua ed’è l’acqua che dovete bere, non serve a nulla adorare il vaso, purtroppo invece l’umanità tende ad adorare il vaso e a dimenticare l’acqua.
La morte del corpo la cui consistenza è solo veicolo e non motore, di spirito, avviene ogni giorno attraverso nuove consapevolezze ed è allora che dobbiamo abbandonarci al cambiamento, lasciarci plasmare.
C’è una stretta linea che demarca tra la fiducia sensibile verso qualcuno e l’influenza che su di noi generano gesti e ferite, e noi ci ritroviamo a saltare dall’uno all’altro capo senza alcuna sosta, una pausa che risolva ogni nodo sul filo dell’insicurezza.
Non occorre essere una lumaca per lasciare una traccia della propria esistenza.
Sono un uomo, comune, con i propri vizi e le proprie virtù, alla ricerca di una metrica perfetta che seppur m’alletta non m’è prediletta!