Antonio Prencipe – Filosofia
Lo cambio io il passato che chiuse le porte al mio presente.
Lo cambio io il passato che chiuse le porte al mio presente.
Ti vestirai di nero per sfuggirle, piangerai le tue perdite in silenzio e ti aggrapperai alla speranza. Rincorrerai la vita, sapendo bene che la tua ora è arrivata, ma non lo saprai fin a quando il ticchettio dell’orologio ti avvertirà. D’altronde non l’hanno sconfitta i dittatori, che credevano di avere il mondo in mano, come puoi farcela tu? Tu non sei nessuno. Faresti meglio ad inginocchiarti uomo, perché la morte ha allungato le sue scheletriche braccia per afferrarti. Non potrai mai vincere una battaglia persa in partenza.
Tre persone camminano insieme… di sicuro c’è il mio maestro.
Molti chiedono aiuto, ma solo pochi ne hanno veramente bisogni; gli altri hanno delle aspettative.
Chi disprezza una città, disprezza un pezzo d’italia è come se disprezzasse una parte del suo corpo, e del proprio essere. In fondo siam tutti italiani chi disprezza una regione e giudica gli abitanti senza una ragione non è altro che un gran coglione. Nord e sud.
Veniamo al mondo per migliorarlopassiamo anni a danneggiarlo,i nostri padri con gran decorovorrebbero da noi quel che manca a loro.In cielo e in terra, ed in ogni anfratto,ci sono i segni di un Architetto,che ha resistito alle intemperieperché il suo amore non è mai andato in ferie.Così ogni giorno, al chiaror del soleapriamo la finestra del nostro cuore,affinché chi accende la nostra vita,non spenga il lume a metà partita!
Un atto, il minimo atto di vera bontà, è la migliore prova dell’esistenza di Dio.