Antonio Rega – Stati d’Animo
Non chiudere mai del tutto le porte del cuore, quando meno te lo aspetti potrebbe entrare quello spiraglio di felicità per colmare delle ferite solcate da tristezza.
Non chiudere mai del tutto le porte del cuore, quando meno te lo aspetti potrebbe entrare quello spiraglio di felicità per colmare delle ferite solcate da tristezza.
Perdonati. Per le volte che non sei stata abbastanza donna, madre, figlia, amica. Per quelle in cui ti è mancato il coraggio di dire basta. Perdonati per ogni volta che hai abbassato lo sguardo sentendoti qualcosa che non eri. Perdonati per i voli lasciati a metà, per le canzoni scritte e cantate mai, per le poesie che non riesci a finire. Perdonati per le volte che hai danzato mentre nessuno ti guardava, perché pensavi di essere ridicola. Per le volte che hai pianto di nascosto e per quelle in cui hai finto di star bene. Perdonati per ogni cosa. E prova per una volta, a dispetto di tutti, ad essere felice.
Si è spesso soli su una zattera, circondati da un mare in tempesta, soggetti a flutti e venti minacciosi, irriverenti, irriguardosi dei tuoi affanni. Ma ecco che di lontano una luce fioca, poi brillante, sottrae lo sguardo e la mente da pensieri funesti. La mano tesa di un bimbo che ti giura amore eterno e che, ancora una volta, ti fa sentire più grande, più saggio e più coraggioso. Un padre.
Vedere il sole spegnersi lentamente oltre le montagne mi da un profondo senso di pace, come se per magia le onde impetuose della mia vita si calmassero con l’arrivo della sera, regalando un attimo di tregua alla mia anima.
È bello svegliarsi con il sole, guardare felice le persone che ami, dare una carezza al cane, un biscottino al gatto e mentre fuori il mondo incomincia a stropicciarsi gli occhi, io faccio la mia bella coccolazione!
Più le persone si reputano oneste, più predicano onestà e più sono disoneste
Capita sai che ti svegli una mattina e vedi tutto con un’ottica diversa;è come quando ti svegli da un sonno talmente profondo che non capisci dove sei.La senti? La sensazione è proprio quella.Le domande iniziano quando ti guardi attorno e pensi “ma io che ci faccio qui”.Ecco… è quello il momento in cui ti sei veramente “svegliato”.