Aoki Kotomi – Libri
Io… davanti a Riko… faccio sempre il superiore, la sgrido di continuo. In realtà però… vorrei dirle che mi piace, che è carina… vorrei abbracciarla ogni secondo.
Io… davanti a Riko… faccio sempre il superiore, la sgrido di continuo. In realtà però… vorrei dirle che mi piace, che è carina… vorrei abbracciarla ogni secondo.
Ora, dopo un’infanzia e una maturità colme di ansia e paura, poteva riposare tra le braccia di un uomo che l’amava.
Vivere la malattia come un’opportunità, fare della sofferenza una fortissima esperienza, tutto ciò mi permette di affrontare la vita in un modo diverso. Prima di essere malato non avevo contatto con me stesso. Credevo di non avere bisogno di nulla ma invece ero insoddisfatto perché pur avendo tutto ero sempre alla ricerca di qualcosa che non possedevo. Ora invece conosco i miei limiti. Non sento di dover dimostrare niente a nessuno ma posso accettare la mia dipendenza dagli altri. Mi sono riconciliato con me stesso.Ne ho ben tre di fortune: come medico, come malato e come uomo.
Hai presente quando devi voltare il foglio di un libro, ma le pagine sono sottili o appiccicate e non ti riesce? Il foglio lo vuoi girare a tutti i costi, quindi provi leccandoti un dito. Io nemmeno così riesco, così chiudo il libro.
Così, di fronte ad ogni principe azzurro, dovremo cominciare a chiederci se lo vogliamo davvero, o se è semplicemente ciò che ci hanno insegnato a volere.
Il piacere di leggere è doppio quando può essere condiviso.
Tutto di me può essere detto, ma nulla può essere provato.
Ora, dopo un’infanzia e una maturità colme di ansia e paura, poteva riposare tra le braccia di un uomo che l’amava.
Vivere la malattia come un’opportunità, fare della sofferenza una fortissima esperienza, tutto ciò mi permette di affrontare la vita in un modo diverso. Prima di essere malato non avevo contatto con me stesso. Credevo di non avere bisogno di nulla ma invece ero insoddisfatto perché pur avendo tutto ero sempre alla ricerca di qualcosa che non possedevo. Ora invece conosco i miei limiti. Non sento di dover dimostrare niente a nessuno ma posso accettare la mia dipendenza dagli altri. Mi sono riconciliato con me stesso.Ne ho ben tre di fortune: come medico, come malato e come uomo.
Hai presente quando devi voltare il foglio di un libro, ma le pagine sono sottili o appiccicate e non ti riesce? Il foglio lo vuoi girare a tutti i costi, quindi provi leccandoti un dito. Io nemmeno così riesco, così chiudo il libro.
Così, di fronte ad ogni principe azzurro, dovremo cominciare a chiederci se lo vogliamo davvero, o se è semplicemente ciò che ci hanno insegnato a volere.
Il piacere di leggere è doppio quando può essere condiviso.
Tutto di me può essere detto, ma nulla può essere provato.
Ora, dopo un’infanzia e una maturità colme di ansia e paura, poteva riposare tra le braccia di un uomo che l’amava.
Vivere la malattia come un’opportunità, fare della sofferenza una fortissima esperienza, tutto ciò mi permette di affrontare la vita in un modo diverso. Prima di essere malato non avevo contatto con me stesso. Credevo di non avere bisogno di nulla ma invece ero insoddisfatto perché pur avendo tutto ero sempre alla ricerca di qualcosa che non possedevo. Ora invece conosco i miei limiti. Non sento di dover dimostrare niente a nessuno ma posso accettare la mia dipendenza dagli altri. Mi sono riconciliato con me stesso.Ne ho ben tre di fortune: come medico, come malato e come uomo.
Hai presente quando devi voltare il foglio di un libro, ma le pagine sono sottili o appiccicate e non ti riesce? Il foglio lo vuoi girare a tutti i costi, quindi provi leccandoti un dito. Io nemmeno così riesco, così chiudo il libro.
Così, di fronte ad ogni principe azzurro, dovremo cominciare a chiederci se lo vogliamo davvero, o se è semplicemente ciò che ci hanno insegnato a volere.
Il piacere di leggere è doppio quando può essere condiviso.
Tutto di me può essere detto, ma nulla può essere provato.