Aristotele – Destino
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
La realtà sta nel sopravviverenel stare bene, nella salutefottere fottere fotterefare quello che ci piaceio sto cercando questo e voi?
Il destino di ogni essere umano è tracciato fin dalla sua nascita. Anzi fin dal suo concepimento e oltre; da sempre. La sua esistenza corre lungo un binario predestinato; più o meno diritto, più o meno tortuoso. La sua vita è una parabola più o meno corta, più o meno lunga. Più o meno felice, più o meno infelice. Essa, nonostante il libero arbitrio, è immutabile; così è scritto da sempre nel grande libro della vita che esiste fuori dal tempo e non ha ne principio, ne fine. Noi, poveri mortali, non possiamo conoscere il senso del nostro essere; lo sapremo soltanto quando ci sarà concesso di aprire gli occhi e la mente per prendere visione del grande disegno divino.
Esistono Attimi infinitesimali che possiedono la capacità di far percepire tutto all’ennesima potenza.
Nella vita i traguardi più importanti si possono raggiungere solo con tanto pudore, e tanta umiltà.
Dio non cambia il vissuto di un uomo finché egli non cambia per primo.
Il destino lo creiamo noi, con le nostre scelte. Ed è difficile cambiarlo, perché non facciamo che commettere gli stessi errori.Gira e rigira percorriamo sempre la stessa direzione, quella che sempre sceglieremo, che sia giusta o sbagliata. Perché? Perché ce lo dice il cuore, non la testa.