Aristotele Onassis – Vita
È nei nostri momenti più bui che dobbiamo concentrarci per vedere la luce.
È nei nostri momenti più bui che dobbiamo concentrarci per vedere la luce.
Vorrei ritrovare quel sorriso perso in qualche lontano tempo vissuto, se non si sorride più la vita diviene sterile, e la sterilità della vita ti porta a quella ordinarietà che ti conduce dentro un vortice di malinconia e senso di vuoto talmente aspro che carpisce tutte le emozioni per gettarle in quel pozzo senza fondo che ognuno di noi ha edificato nel proprio animo… ma è un pozzo edificato con la sabbia!
Vivo afferrando gli attimi che corrono, quante cadute per tenere il tuo passo. Tempo, tu non lo sai, non puoi capire che devo combattere con tutto, anche con me.
La vita è come un onda, meglio la prendi più ti diverti.
Vivo di attimi vissuti incisi nell’anima e fotografati nella mente.
L’eterna ricerca della compagnia in grado di distrarci da ciò che siamo e da ciò che è il Mondo e la sua lotta per la vita. Per questo si resta con gli altri anche quando non si ha più nulla di interessante da dire, come se ci fosse mai stato qualcosa di realmente interessante da dire. Per abitudine. Per quell’atavico desiderio che ci spinge a tenerci compagnia, a parlare di sciocchezze, a ripeterci l’un l’altro che non c’è nulla oltre l’attimo.
Alzo gli occhi. Guardo la notte incombente e contemplo nella mia mente le pagine ancora vuote della mia vita… esiste un filo invisibile: il silenzio, rimasto sospeso. Mi stringe in un abbraccio che fa quasi male. La bellezza di questa notte è così in contrasto con le pagine scritte del passato. Uno sguardo vero, pulito e sincero è quello che vorrei incontrare e scriverlo nella mia prossima pagina.