Arjan Kallco – Filosofia
La critica letteraria è una lingua sottile della ragione nel distinguere nettamente l’egoismo irrefrenabile e la generosità della tolleranza.
La critica letteraria è una lingua sottile della ragione nel distinguere nettamente l’egoismo irrefrenabile e la generosità della tolleranza.
Odio la superficie e tutti coloro che abusano di essa per sembrare agli occhi della gente ciò che non sono. Amo la profondità e tutti coloro che si immergono in essa senza paura di cadere negli occhi di chi non sa guardare oltre.
Amo i versi senza senso, perché l’uomo è sempre propenso a cercarne uno che infine crea poesia.
Un vecchio proverbio recita: Acqua passata non macina più mulino. Oggi diremmo: Quel che è stato è stato.
La vita è un imprevisto fin da prima d’essere concepiti.
L’alchimia interiore, il suono del silenzio, la via dell’opus, la via dell’amore.
La filosofia non è altro che l’assoluta espressione della banalità del razionale, essa illustra la realtà, una realtà visibile e la giustifica nonostante non abbia bisogno di essere giustificata poiché reale e sotto gli occhi di tutti.