Michelangelo Da Pisa – Arte
Non v’è maestro più efficace dell’arte che parla al discente attraverso il linguaggio della bellezza.
Non v’è maestro più efficace dell’arte che parla al discente attraverso il linguaggio della bellezza.
Quando si parla di “arte”, in italia, si parla esclusivamente di “belle arti”: di pittura, scultura, architettura, opere di antichi maestri che bisogna valorizzare e proteggere se vogliamo attrarre il turismo. L’arte, secondo questa tradizionale impostazione, è un patrimonio di bellezza dell’umanità. A me viene da ridere. L’arte, e quindi la bellezza, non è purtroppo solo quella che ritroviamo in un quadro di Caravaggio o in un affresco della Pompei antica. La bellezza della donna, della musica, della poesia, della natura, se ne parla sempre meno, come se quest’idea di bellezza fosse inferiore alle altre. Allora, quando si parla di riscoprire l’arte, in italia, a me viene da pensare: se riscoprissimo i valori della donna, della natura, alle quali mostriamo sempre meno rispetto. Se ricominciassimo a dedicarci alla poesia, alla musica, al teatro in questo modo facendo, noi non recupereremmo soltanto l’arte, che tanto vi sta a cuore, ma il concetto stesso della “bellezza”, che è eterno, è unico. Avremmo più rispetto gli uni con gli altri se quest’idea facesse capo ad ognuno di noi.
L’Arte è una ninna-nanna dedicata ad una civiltà bambina.
La notte è il compromesso fra cervello e cuore che con il permesso del corpo consentono alla creatività di esprimersi.
L’artista senza la sua musa non può essere definito tale. È come un fiore che viene cresciuto in un prato e poi messo in una cupola sotto vetro: manca aria, manca il respiro a quel fiore, così l’artista. La musa è l’aria che lo fa respirare, l’acqua che lo disseta, il fuoco che alimenta la sua passione e la terra che lo fa rimanere ben saldo in piedi. La musa è lo spirito da cui nascono tutte le opere. Senza la musa l’artista non vale niente, è solo polvere e vuoto. Il vuoto che lascia la musa, non può che essere colmato solo dalla musa.
L’artista materializza emozioni.
Spesso un’idea è simile ad una barca che ondeggia nel mare dei pensieri ma se essa saprà seguire la scia dell’ispirazione attraccherà al porto dell’Arte.
Se la vita fosse un quadro, il particolare più importante, quello che non notiamo mai, sarebbe quel minuscolo chiodo che sorregge il tutto.
È un frammento di un cristallo di pura arte, verità, menzogna o vita il verbo amore nella poesia.
L’arte è una cosa semplice, da noi dipende la sua grandezza; è l’inventiva che poi genera il livello dell’arte stessa.
Nessun scultore o pittore, potrà mai eguagliare in bellezza e perfezione le piccole o grandi opere d’arti che ogni giorno la natura dona al nostro sguardo. Il più grande degli artisti non può che inginocchiarsi davanti a tanta sublime magnificenza e chinare il proprio capo.
Quando l’artista realizza qualcosa, essa diventa parte della società.
Tutto passa, tutto va via, per cui se puoi scatta sempre una fotografia.
Si è artisti sin da piccoli, quando dipingiamo il nostro mondo senza logica e condizionamenti.
La differenza tra l’arte e la vita è che l’arte è più sopportabile.
La vita di un artista è come un libro, le sue opere sono i capitoli.
La bellezza non risiede soltanto nella fotografia, essa è in gran parte nascosta da astratti e frugati pensieri stimolati dalla curiosità e dal segreto che si cela nel pensiero deciso a catturare quel particolare momento.