Arthur Bloch – Verità e Menzogna
La bellezza è soltanto epidermica. La bruttezza arriva fino all’osso.
La bellezza è soltanto epidermica. La bruttezza arriva fino all’osso.
É un errore pensare che la differenza tra la saggezza e la follia abbia qualcosa a che fare con la differenza tra la vecchiaia e la giovinezza.
Alle parole, quelle vere, non servono filtri, nascono ed escono pure. Il resto sono solo scene di un teatro.
Negar l’evidenza sapendo di mentire; è una scelta. Lasciar sapendo di non voler più soffrire; è vivere!
Solo quando e se le maschere cadono possiamo renderci conto se chi abbiamo incontrato era una persona o una delle sue innumerevoli maschere.
“La verità” ha tante sfaccettature. Ha un impronta che si chiama calvario, lungo, difficoltoso e intriso di lebbra contagiosa. Ha un tempo che si chiama disposizione… e un’emozione che si chiama empatia. Molte volte viene frantumata in mille pezzi, da chi non conosce niente oltre ad arroganza ed egoismo. Ma la “verità” ha radici solide, può essere derisa, offesa, comprata, venduta, ma la sua natura non cambia, è alimentata dalla luce che la contraddistingue e non è come sua sorella (bugia). Lei ha gambe lunghissime che non conoscono la parola “difficoltà ed ostacoli”.
La gente, quando non sa cosa fare, inventa senza rendersi conto che la loro menzogna fa male a chi la riceve, tanto per il gusto di essere al centro dell’attenzione. In questo caso meglio perderli che trovarli.