Arthur Conan Doyle – Libri
Dovessi mai sposarmi, Watson, voglio sperare di riuscire a ispirare a mia moglie sentimenti tali che le impedirebbero di lasciarsi portar via docilmente da una governante qualora il mio cadavere giacesse a pochi metri.
Dovessi mai sposarmi, Watson, voglio sperare di riuscire a ispirare a mia moglie sentimenti tali che le impedirebbero di lasciarsi portar via docilmente da una governante qualora il mio cadavere giacesse a pochi metri.
Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te… Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo… Alexander, un tempo ora mi hai portata, e ora io porto te. Nella mia eternità, ora io porto te.Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte. Il tuo cuore, il tuo fucile, mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d’alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama. Quando mi cerchi, cercami là, perché là sarò tutti i giorni della mia vita.
Non tradire mai te stessa, perché tradendo te stessa farai del male a me e a te. Io ti amo e ti amerò anche quando le nostre strade si divideranno.
Aveva scelto la sua strada, ma continuava a guardarsi indietro.
Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.
Nessun giorno è uguale all’altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle.
È il vizio di una mente volgare lasciarsi eccitare dalla grandezza, pensare che un migliaio di miglia quadrate sia un migliaio di volte più strabiliante di un miglio quadrato e che un milione di miglia quadrate sia quasi lo stesso che il paradiso. Questa non è immaginazione. No, la uccide.