Giuseppe Calabrese – Libri
Scrivere significa cercare di dire qualcosa, ma c’è anche chi scrive quando non ha niente da dire!
Scrivere significa cercare di dire qualcosa, ma c’è anche chi scrive quando non ha niente da dire!
All’improvviso mi lanciò uno sguardo penetrante. “Ma non vedrò mai nessun’altra Bella. Io vedo soltanto te. Anche quando chiudo gli occhi e provo a pensare a qualcos’altro.”
Qualche decina di anni fa assistetti a un funerale in un cimitero cristiano di Mission, nel sud Dakota. Dopo che il corpo fu calato nella fossa intorno alla quale erano riunite numerose persone in lacrime, una vecchia donna fece un passo in avanti e depose un’arancia sulla bara. Il sacerdote che aveva officiato la cerimonia si precepitò a gettare via il frutto dicendo: “Quando pensate che il defunto potrà venire a mangiare quest’arancia?”Uno dei sioux presenti rispose: “quando l’anima verrà a sentire il profumo dei fiori”.
Mi piace che tu sia fragile e dura, timida e aggressiva allo stesso tempo.
Nel sorriso dei bambini arde un’intera biblioteca.
Adesso che ho superato giàtanti dolori e possoleggere il mio destino comeuna mappa piena di errori,quando non sento nessuna compassionedi me stesso e possopassare in rassegnala mia esistenza senza sentimentalismi,perché ho trovato una relativa pace,lamento solo laperdita dell’innocenza.Mi manca l’idealismo della gioventù,del tempo in cui esisteva ancora per meuna chiara linea divisoriatra il bene e il malee credevo che fosse possibile agiresempre in accordo conprincipi amovibili.
Le pagine più belle di un libro, sono quelle mai scritte!