Arthur O’Shaugnessy – Sogno
Per ogni età c’è un sogno che muore, o uno che viene alla luce.
Per ogni età c’è un sogno che muore, o uno che viene alla luce.
Ho due grandi sogni nel cassetto. La mia salute si è messa contro il primo. Lo prendo come un segno per concentrarmi sul secondo.
È l’ora più sacra, quella in cui il cielo si tinge di un solo colore e le stelle brillano come proiettili d’argento su una mantellata nera. Chissà quale sogno mi porterà la luna, stanotte. Una guerra da sventare. Un andaluso da domare. Un auto in corsa, sul ciglio del burrone. Un’ammucchiata di fate e di nani in amore. Tra crimini e sviolinate non ho scelta. Ogni volta che la tenebra scende, a me che sono semplice mortale non resta che chiudere gli occhi e permetterle di trasformarmi nel suo inerte pupazzo.
Alcune persone sognano cose importanti, altre stanno sveglie e le fanno.
Non ci resta che sognare, per poter affogare la noiosa realtà.
Il bello è che, quando chiudi gli occhi, la realtà scompare mentre i sogni rimangono.
I sogni sono la musica dell’anima per ingannare il tempo.