Arthur Schopenhauer – Vita
La gente comune pensa soltanto a passare il tempo, chi ha ingegno a renderlo utile.
La gente comune pensa soltanto a passare il tempo, chi ha ingegno a renderlo utile.
La mia ombra è una vittima che vorrei colpire ogni volta, tanto che è scomoda. Ma mi si attacca ai piedi, così ritorta che puntualmente non riesco a raggiungerla.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito; l’appagamento è breve e misurato con mano avara.Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole… bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
I vuoti non si colmano ma si calmano.
Volete cambiare il mondo? Allora cominciate cambiando voi stessi.
Mai più tempo conterà i miei passi, se non quello che va al ritmo della musica.Mai più corsa smorzerà il mio fiato, se non quella che va da qui all’eternità.Mai più voce corromperà il mio cuore, se non quella di coloro che parlano con la lingua dell’amore.Mai più carta bianca resterà tra le mie dita, se non quella che è riposta in attesa del mio inchiostro.Mai più “mai” sussurrerà la mia bocca, se non quello che pronuncia nell’ingenuità di una speranza.
Fiumi azzuri e colline praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie.