Arturo Donadoni – Frasi sulla Natura
Quante volte i fioriritornano nel pratosenza rinnovare il contratto.
Quante volte i fioriritornano nel pratosenza rinnovare il contratto.
Le nuvole sono le bolle di sapone degli angeli.
Un falco, che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, beccando all’insegna e molestando Tashtego, cacciò per caso la larga ala palpitante tra il martello e il legno; e in un baleno avvertendo quel sussulto etereo, il selvaggio affondato lì sotto, nel suo rantolo di morte, tenne inchiodato il martello. Così l’uccello del cielo, con strida d’arcangelo, rizzando in alto il rostro imperiale, e tutto il corpo imprigionato avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la sua nave, che come Satana non volle calare all’inferno finché non ebbe trascinata con sé, come elmo, una viva parte del cielo. Ora piccoli uccelli volarono stridendo sul vortice ancora aperto. Un tetro frangente biancastro urtò contro i suoi bordi ripidi. Poi tutto crollò, e il gran sudario d’acqua tornò a mareggiare come aveva fatto cinquemila anni fa.
Ogni luogo ha qualcosa di bello, o di brutto, da offrire.
Ogni cosa è utopiase si agisce nella convinzione che lo sia.
Quando vedo una cosa bellasento di conoscerlad’averla già vista.
Contaminaspargi la tua ignobile fluiditàdiluisciti nel corpo spoglio di un giovane ulivoindica mestamente gli orizzontifonti di sognoscapicollandoti nelle giornaliere scalegesticolandomanipoli impropriamente il bene a tua immagineplasmandoti di continuosei nel regno delle paginevoragine.