Arturo Donadoni – Politica
L’equivoco dei nostri tempi è che non è la politica a servirsi di tecnici, ma gli stessi a servirsi della politica.
L’equivoco dei nostri tempi è che non è la politica a servirsi di tecnici, ma gli stessi a servirsi della politica.
Nei cinque anni di governo del centrodestra, mai una volta Silvio Berlusconi si è fatto vedere in piazza il 25 aprile, mai una parola dedicata agli antifascisti, d’altra parte governare con gli eredi di Mussolini ha un prezzo che si deve pagare. Comunque, il Cavaliere, in piedi a Milano in piazza del Duomo, al fianco di partigiani come Ciampi, Boldrini e poi Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro, Massimo Rendina, Checco Berti Arnoaldi, Giovanni Pesce, Bruno Trentin, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Giuliano Vassalli, e i compianti Luigi Pintor e Aldo Aniasi, sarebbe stato ridicolo nonostante il ruolo istituzionale.
Continuate pure ma almeno non cercate la solidarietà, la comprensione, l’avallo. Continuate così ma non chiedete il rispetto. Continuate così ma se scivolerete non aspettatevi una mano che vi aiuti a rialzarvi.
Il mio amore prevalente si chiama giustizia sociale.
Casini si è messo in proprio, restando praticamente solo ha più mano libera.
Non per fare il bastian contrario ma se una magistrato propone una “rivoluzione civile” possiamo stare certi che per migliorare veramente il paese serve una “rivoluzione incivile”.
Noi ci comprendiamo meglio costruendo la torre di Babele che non il parlamento.