Arturo Donadoni – Politica
L’equivoco dei nostri tempi è che non è la politica a servirsi di tecnici, ma gli stessi a servirsi della politica.
L’equivoco dei nostri tempi è che non è la politica a servirsi di tecnici, ma gli stessi a servirsi della politica.
La disonestà è fare cose che vanno contro il comune buonsenso ed il bene di tutti, l’imbecillità consiste nel giustificarsi dicendo: “le leggi lo consentono”.
Molti italiani sono cavalli da corsa peccato che i fantini siano i politici.
Silvio per sempre! Nessuno dei cosiddetti leader di partito ha le capacità e soprattutto il carisma di Berlusconi. C’è chi ha messo una caterva di pesanti tasse, credendo di salvare il Paese dal default. Un ragioniere, un contabile avrebbe benissimo potuto fare lo stesso, anzi meglio, evitando di tartassare il ceto medio ed i più poveri. C’è chi, privo di idee proprie, ha appoggiato tutto quello che veniva imposto dall’alto. Chi completa il “Trio Sciagura” è troppo morbido per potersi imporre nei confronti dei “lupi, volpi e pescicani” presenti nell’Unione europea. Tutti gli altri “leader” possono giuocare soltanto un ruolo secondario.
La differenza tra un delinquente comune ed un politico è che per il primo ci sono le prove.
Quanti politici gravitano sulle nostre spalle; gravidi di promesse sterili!
La politica è il governo dell’opinione.