Arturo Donadoni – Religione
Sarò giudicato per l’operato, non per la religione che ho abbracciato.
Sarò giudicato per l’operato, non per la religione che ho abbracciato.
Il buon cristiano deve stare in guardia contro i matematici e tutti coloro che fanno profezie vacue. Esiste già il pericolo che i matematici abbiano fatto un patto col diavolo per oscurare lo spirito e confinare l’umanità nelle spire dell’inferno.
Gli angeli sono presenti e ti stanno vicino non come compagni qualsiasi, ma come protettori.
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
Dio è, e non esiste. La Chiesa non c’è, e si vede.
L’esserciè il solo ruoloche all’artista resta.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all’esperienza possibile, così l’uomo cade nelle “inevitabili illusioni della ragione umana”.