Arturo Donadoni – Società
Ogni volta che dico qualcosa di intelligente c’è sempre qualche idiota che mi dà del comunista.
Ogni volta che dico qualcosa di intelligente c’è sempre qualche idiota che mi dà del comunista.
Le cose più nobili ed elevate non agiscono affatto sulle masse.
Ci avete insegnato ad essere buoni, responsabili, maturi, democratici, ad avere diritti, e ci avete insegnato a lottare se queste cose non ci sono.Adesso che abbiamo capito che voi non siete buoni, non siete responsabili, non siete maturi, non siete democratici, e che non date diritti, non vi lamentate se noi lottiamo!
Sono tutti contro tutti; si inseguono e scappano come in un autoscontro. La crisi è depressa, il caos è in panico, l’avidità ha la nausea ma continua a ingozzarsi, il dovere non vuole responsabilità, il dolore non sente l’anestesia a causa della dipendenza da agitazione, le malattie vogliono guarire ma c’è chi continua a voler essere un virus letale. Le lacrime soffrono silenziose dentro al cuore mentre la verità fa il solletico alla vita, con tante buone idee, ma qualcuno continua ad affogarla nelle sabbie mobili dell’egolatria.
Il mondo è troppo complicato da gestire, è troppo caotico per non affidarsi ad un grande amministratore, qual è appunto Dio in persona. Ciò non ha comunque evitato che la grande multinazionale umana sia sull’orlo del fallimento.
Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.
Siamo tutti clandestini. Clandestini del cuore. Tutte le persone che hanno un altrove e qualcosa di estraneo a loro stessi, in questo senso tutti noi lo siamo.