Arturo Graf – Antichi aforismi
L’opera d’arte, se degna del nome, deve essere come la creatura che la donna ha nel corpo, la quale s’ha a metter fuori, non per elezione, ma per necessità.
L’opera d’arte, se degna del nome, deve essere come la creatura che la donna ha nel corpo, la quale s’ha a metter fuori, non per elezione, ma per necessità.
Il dubbio: se io ho lasciato i migliori posti di lavoro è perché non ho avuto il dubbio, se ho rifiutato di essere ricco e perché non ho avuto il dubbio se diventassi ricco ridiventerei povero perché non ho il dubbio. Il mio cuore tende ad aver l’amore verso il prossimo e non ho il dubbio… se mi sono sposato, ho procreato figli, mi sono separato, risposato, riseparato, convissuto, rifatto figli, sbagliato? Giusto? È perché non ho mai avuto il dubbio, il dubbio, dubbio con la doppia b. Si ti presenta imponente, sì ti vuol far paura, sì paura, incertezza, tristezza, non sicurezza e così via, ma dimmi Follia sto cazzo di dubbio esiste? Si ma con i folli no, Ivan… il dubbio è lei… lei? Si lei te lo dico piano così Vita non sente capito Ivan? O cazzo, sì! grazie Follia il principe degli gnomi
L’amore è spesso nelle donne una passione secondaria che serve o l’ambizione, o la vanità, o l’avarizia.
Una donna libertina diventa più facilmente divota che buona moglie.
Un uomo che non sia sensibile alla lode non sarà nemmen sensibile al biasimo.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall’ignoranza.
Un istante di onesto godimento sulla bilancia del filosofo pesa più d’un secolo di umana ricordanza presso dè posteri.