Asia Paglino – Stati d’Animo
E ti sei mai chiesto come sarebbe stato? Se al posto di mollare avessimo lottato?
E ti sei mai chiesto come sarebbe stato? Se al posto di mollare avessimo lottato?
Non c’è fuoco né gelo tali da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore solitario.
Non c’è modo d’essere se non esisti. Il buio ha stretto la mano al nulla, e la follia regna nella mente consapevole che non ha limiti.
Non ricordo più quando è stata l’ultima volta che qualcuno ha ascoltato me… che qualcuno ha fatto in modo che io potessi piangere stretta/o in un semplice abbraccio. Chissà quanto tempo è passato dall’ultima volta in cui mi sono sentita protetta, al sicuro e serena. Da troppo tempo nessuno ha un minuto per guardare dentro qualcun altro e ascoltare. È inutile dire che siamo forti, le parole non bastano quando da solo lotti ogni giorno senza mai un cane che ti dica: “tranquilla ci sono io”! Sei solo e solo devi farcela!
Giudice mai troppe volte son stata giudicata da falsi perbenismi… moralista mai quante morali ho ricevuto da ipocriti credenti… perfetta mai troppi perfetti, ordinati ho conosciuto con il marcio dentro imperfetta si ma pulita… insensibile mai no alla razza degli insensibili che non ama nient’altro che stessi… questa sono non mi lodo ma neanche mi cambio.
L’illusione è la vita che noi ci creiamo, la realtà è la vita che è. La prima ferisce, la seconda graffia.
Spesso ho paragonato la mia vita ad una stanza con sole due aperture, in una si entra e un’altra si esce; e dato che nessuno mi poteva dire dire cosa poteva succedere prima di entrare che cosa o dopo che uscito. Ho dovuto a ragion veduta, ammettere che con me coabitava per l’intera vita fratello “Mistero”. Ovvero per chi come me ha l’intuito di affidarsi a Dio, nostro comune Creatore, ecco che si apre come magia una “piccola finestrella”, un terzo varco quindi, dal quale si vede entrare un bagliore di Luce di nome sorella Speranza.