Audrey Hepburn – Televisione
Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine dello spettacolo.
Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine dello spettacolo.
Siamo talmente immersi nei reality show che, perfino quando vediamo le persone per strada, non sappiamo se stiano recitando.
Non è che non mi piaccia la comicità al cinema ma l’umorismo che faccio in televisione è basato sul trasformismo e sul paradosso e deve essere necessariamente sopra le righe. Ma il tutto dura tre minuti; al cinema i tempi sono diversi, il linguaggio è differente e se riproponessi quei personaggi sullo schermo risulterebbero poco credibili e scarsamente plausibili.
I comici in tv che ricevono compensi da capogiro per lamentarsi della crisi, fanno proprio ridere.
“È vero, niente televisione durante l’anno scolastico, è un principio sul quale non abbiamo mai voluto transigere!”Niente televisione, ma pianoforte dalle cinque alle sei, chitarra dalla sei alle sette, danza il mercoledì, judo, tennis, scherma il sabato, sci di fondo ai primi fiocchi di neve, corso di vela ai primi raggi di sole, ceramica i giorni di pioggia, viaggio in Inghilterra, ginnastica ritmica…Nessunissima possibilità lasciata al più piccolo quarto d’ora di faccia a faccia con se stesso.Guerra al sogno!Dagli alla noia!La bella noia…La lunga noia…Che rende possibile la creazione…”Facciamo in modo che non debba mai annoiarsi.”
Recitare è un piacevole lavoro per bambini: fingi di essere qualcun altro vendendo te stesso.