Baltasar Gracián y Morales – Libri
C’è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che d’ingegno.
C’è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che d’ingegno.
Io scrivo. Almeno questo, me lo devo.
Ci vuole un sacco di storia per produrre un po’ di letteratura.
Ci sono assassini che non scrivono. Non sono poeti, né autori di romanzi, racconti, saggi o aforismi. Credono di non scrivere. Credono. Traditi dalle impronte digitali, sono costretti a ricredersi.
Questa volta Dio non ce l’ha con me. Mi ha gettato nel mondo della mia testa per farmi superare la paura di me stessa. Non voglio deluderlo. Fanculo la paura, fanculo me stessa. Sono più forte io. E non permetterò che un sentimento mi uccida lentamente.
Il medico crede sempre di aver visto tutto nella sua professione, invece non è così. Il medico è convinto di conoscere il peggio, ma, invariabilmente, il peggio è ancora di là da venire. Perché c’è sempre qualcosa di più orrendo dell’orrendo.
Ci sono tutte le storie del mondo in una lingua che non si conosce.