Barbara Brussa – Abbandonare
Chi se ne va, lasciandoti il suo cuore, in realtà non si muove d’un passo.
Chi se ne va, lasciandoti il suo cuore, in realtà non si muove d’un passo.
Quando si decide di lasciare ed abbandonare qualcuno, bisognerebbe non allontanarsi mai di schiena, si dovrebbe provare a camminare indietro, anche con la paura di inciampare, così che qualche ostacolo lungo il cammino possa far sussultare ed interrompere l’insensata, insana ed improvvisa urgenza di scappare via; già, bisognerebbe non allontanarsi mai di schiena. Voltare le spalle è negare una realtà che c’è stata, invece no, bisognerebbe tenere i propri occhi fissi in quelli dell’altro per imprimersi dentro il dolore di chi viene abbandonato.
Abbandono. Ci potrei scrivere un libro su di lui e la paura ad esso legata. Ci si impara a convivere, giorni più e giorni meno. I giorni meno fa sempre male, male come la prima volta. Ma poi capisci che non è razionale, che se ti fermi e ci pensi, prende tutto un altro senso. Ma la paura non può essere razionale, altrimenti saremo in grado di controllarla. E allora impari a farla diventare parte di te, a lasciare che ogni tanto ti manchi il respiro e ti giri la testa.
Quanti sguardi si perdono dentro ai ricordi…Occhi chiusi, che si rifiutano di guardare il volto…
Pensare, senza applicare il pensiero, è spesso un inutile esercizio che ci tiene ancorati all’inconcretezza…
Fu come essere preso a sassate ma da dentro: una serie di colpi e poi una fitta acuta in fondo alla gabbia toracica. Fu allora che sentì per la prima volta che un pezzo delle sue viscere gli veniva strappato via.
Sto cercando di toglierti dal mio cuore, sto cercando di toglierti dalla mia mente.Perché so…