Barbara Brussa – Abbandonare
Chi se ne va, lasciandoti il suo cuore, in realtà non si muove d’un passo.
Chi se ne va, lasciandoti il suo cuore, in realtà non si muove d’un passo.
Quanti sguardi si perdono dentro ai ricordi…Occhi chiusi, che si rifiutano di guardare il volto…
Ho sempre combattuto per conquistare ciò che ho oggi. Dove ho tirato dritto e riposto le armi l’ho fatto perché non ne valeva la pena. Scendere in guerra e vincere le battaglie non posso farlo per chiunque, ma solo per chi merita tutta la mia vita.
Come vorrei che la mia indifferenza fosse vera.
Le emozioni, amano giocare a nascondino; la cosa buffa è che sono loro a trovare noi, e sovente proprio nel momento in cui ci arrendiamo, stanchi di cercarle inutilmente…
Non puoi tenere legata a te una persona che ti ama, se non sei disposto a far qualcosa per averla veramente e completamente. Questo non è amore, ma possesso: un capriccio crudele, che sconfina nel sadismo.
Perché quando il troppo è davvero troppo, l’unica cosa che desideri è il silenzio intorno a te, per poter finalmente dedicarti alla soluzione dei problemi tuoi e ascoltare la tua voce interiore, tra fiumi di parole superflue che ti vengono inopportunamente scaricati addosso. Non si tratta di esserci o non esserci, ma semplicemente di sentire il bisogno impellente di drenare mente, corpo e spirito. Laddove proliferano veleni per l’anima, occorre fermare il passo e riflettere su percorsi alternativi da intraprendere. Il più bel dono offerto dall’amicizia e dall’amore è la comprensione dei silenzi dell’altro, l’esserci senza invadere un campo già di per sé fragile. Chi comprende ciò, e a te ci tiene, saprà raggiungerti nell’altrove; tutti gli altri continueranno a lamentarsi della tua presunta assenza, con immotivato vittimismo e cieco egocentrismo.