Barbara Brussa – Abbandonare
Abbandonare il campo, non sempre è una resa: talvolta, significa prendere coscienza dei propri limiti e non peccare di presunzione; talaltra, è un atto di grande coraggio e di profonda dignità.
Abbandonare il campo, non sempre è una resa: talvolta, significa prendere coscienza dei propri limiti e non peccare di presunzione; talaltra, è un atto di grande coraggio e di profonda dignità.
– Forse non era destino.- Il destino non esiste; esistono le conseguenze.
Vorrei andar via da qui, vorrei scappare lontano, via da tutto e da tutti, ma resto ferma a pensare, a chi potrei mancare, allora, resto.
Fu come essere preso a sassate ma da dentro: una serie di colpi e poi una fitta acuta in fondo alla gabbia toracica. Fu allora che sentì per la prima volta che un pezzo delle sue viscere gli veniva strappato via.
Purtroppo, ci sono situazioni in cui risulta necessario seguire la ragione, poiché le strade del cuore porterebbero al suicidio. Ma in tal caso, il cuore – offeso a morte – non canterà più e ti torturerà con le sue lacrime di sangue. Certe decisioni, da qualsiasi angolazione le si osservi, altro non sono che vicoli ciechi.
A volte, l’unico modo per non farsi trascinare in un “arido clima desertico”, è prendere le distanze dall’inconsistenza del nulla, capace solo di produrre suoni metallici, più simili a proiettili sparati in aria che a reali argomentazioni.
Separati dalle circostanze, saremo uniti in quelle che sono dell’anima le stanze.