Barbara Brussa – Stati d’Animo
Arriva sempre la conferma a quei dubbi insistenti, sussurrati dall’anima. Intuizioni, folgoranti certezze.
Arriva sempre la conferma a quei dubbi insistenti, sussurrati dall’anima. Intuizioni, folgoranti certezze.
È disarmante pensare quante persone sole ci sono al mondo, e pensare che basterebbe un “ti voglio bene”, per riempire la vita di qualcuna di esse.
Guardava il cielo e la pioggia che scendeva le incorniciava il volto. C’era quella preghiera, da sempre muta, ogni volta rivolta guardando l’immenso sopra di lei. Non otteneva risposta, ma non le importava, a lei non serviva. Le era sufficiente recitarla, per sentire riaccendersi la speranza perché era questo che le permetteva di andare avanti ogni volta. La speranza di essere ascoltata, ascoltata da “qualcuno” senza dover parlare.
E le stagioni corrono saltando quelle di mezzo, senza mai essere intere, spaccandomi. Al tempo degli ulivi, o delle gemme, o della neve o dei raggi caldi. Non ho differenza sulla pelle.
E ditemi chi non vorrebbe questo! Avere un posto nel cuore di qualcuno dove sei battito.
Nell’intensità di uno sguardo sono concentrate un’infinità di parole non dette.
Sì, ho un tormento che non mi abbandona da anni lei la nostra piccola Asia che non sono riuscito a salvarla, quella scena, te con in braccio la piccola. era morta e tu vagavi nel villaggio come nel nulla, e quando arrivo io, impavido, era troppo tardi, questo non me lo sono perdonato mai, ecco perché tu sei sempre triste: non ricordi, non puoi ricordarlo, ma Asia è dentro di te.