Barbara Brussa – Tristezza
La tristezza di un sogno non vissuto, intrappola l’anima in una prigione senza muri; impossibile anche solo aggrapparsi alle pareti dei ricordi…
La tristezza di un sogno non vissuto, intrappola l’anima in una prigione senza muri; impossibile anche solo aggrapparsi alle pareti dei ricordi…
Vorrei che ogni strada e marciapiede fossero ricoperti da specchi, così anche la persona più triste potrebbe scorgere la bellezza del cielo.
Non capisco come sia possibile, sono proprio le persone che ci stanno più vicino che non ci capiscono, non riescono a vedere oltre la nostra armatura che serve solo per attutire gli urti troppo forti.
Senz’amore siamo poco più di nulla: abbozzi d’anime, che attendono di essere disegnate e dipinte.
La più grande delle sofferenze:piangere nel cuoresenza mostrare lacrime…
Non ho mai scommesso sui cavalli, ma mi è sempre piaciuto pensare alla vita come a un’ippodromo e l’amore come a una corsa. Se punti sul cavallo giusto, vinci. Il punto in verità è che non esistono cavalli vincenti, non se ne esce mai vincitori. La vita è più un’arena, come quella degli antichi romani, e noi siamo gladiatori. Combattiamo, sudiamo, soffriamo, e alla fine, chi prima, chi dopo, cadiamo tutti. E se pensate che la vera sconfitta non sia cadere, quanto più non rialzarsi, vi sbagliate di grosso: quelle sono le scelte più ovvie, e chi si rialza lo fa solo in attesa che un altro colpo venga sferrato, e cada di nuovo. La vera sconfitta la vivi quando hai tanta paura sia di cadere che di rialzarti: resti a terra, ti fingi morto, eviti ogni contatto, ogni rischio e sopravvivi. Non vivi, ma sopravvivi. Così la vita, così l’amore, quando hai sofferto tanto da aver paura di vivere e d’amare, sopravvivi.
Per quanto convinta e determinata le cose si fanno in due… ed io mi sento sola.