Barbara Brussa – Vita
Un ricordo è una realtà che abbiamo vissuto, che non ci farà scordare mai i colori ed i profumi di un’emozione.
Un ricordo è una realtà che abbiamo vissuto, che non ci farà scordare mai i colori ed i profumi di un’emozione.
Ci sono giornate di sole in cui la vita ti sembra dura e poi ancora ci sono giornate di pioggia in cui rimpiangi quei giorni di sole, perché la vita nei giorni di pioggia è ancora più cupa di come avresti mai immaginato.
Ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull’arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: “è vera?” Sulla seconda campeggiare la domanda: “è necessaria?” Sulla terza essere scolpita l’ultima richiesta: “è gentile?” Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.
La vita è fatta cosi: si ride, si piange e si invecchia anche se tante persone vorrebbero rimanere sempre giovani.
Una persona non si definisce dall’altezza o dai muscoli, ma dalla sensibilità che va oltre l’infinito.
La vita è quell’istante che ci attraversa tra poesia e malinconia, attimo di magia che fugge via.
Ma qual è l’anomalia? Non porsi la domanda e pensare di avere già la risposta? O non porsi la domanda, per paura della risposta? Beh, in entrambi i casi, la risposta la intuiamo già, forse, l’anomalia, è solamente la presunzione di sapere già la risposta. Decidere di non porsi una domanda, è una scelta solo di prevenzione e di protezione, ma a volte, c’è sempre un qualcosa, che abbatte le barriere…