Benjamin Disraeli – Viaggi e vacanze
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spettatore.
La gente è sudicia nelle abitudini quotidiane e ciò rende sporche le strade e produce viste e odori sgradevoli.
Non v’è amore se non a prima vista.
Non abbiamo bisogno di navigare o volare verso mete sconosciute: il nostro paese è il più bello poiché è quello che ricalca la storia dei nostri padri, coinvolgendo così il nostro cuore.
Forse ho bisogno di una vacanza… un viaggio nel mio passato, cercare la pace nel tempo che ci siamo dedicati.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spettatore.
La gente è sudicia nelle abitudini quotidiane e ciò rende sporche le strade e produce viste e odori sgradevoli.
Non v’è amore se non a prima vista.
Non abbiamo bisogno di navigare o volare verso mete sconosciute: il nostro paese è il più bello poiché è quello che ricalca la storia dei nostri padri, coinvolgendo così il nostro cuore.
Forse ho bisogno di una vacanza… un viaggio nel mio passato, cercare la pace nel tempo che ci siamo dedicati.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spettatore.
La gente è sudicia nelle abitudini quotidiane e ciò rende sporche le strade e produce viste e odori sgradevoli.
Non v’è amore se non a prima vista.
Non abbiamo bisogno di navigare o volare verso mete sconosciute: il nostro paese è il più bello poiché è quello che ricalca la storia dei nostri padri, coinvolgendo così il nostro cuore.
Forse ho bisogno di una vacanza… un viaggio nel mio passato, cercare la pace nel tempo che ci siamo dedicati.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.