Bernardo Noto – Stati d’Animo
Quante parole dietro il silenzio di uno sguardo!
Quante parole dietro il silenzio di uno sguardo!
Quando esploderà il tuo meglio spero di essere lontano, non voglio essere la tua prima vittima.
Mi immergo nell’eterno viaggio. Mi riconosco destinato ad essere ricordo di fatti passati e ad essere vivo per ricordare; incerta questa vita scorre come un fiume, le foglie cadono, le piante vengon sradicate, non grava il peso eguali compiono il loro passaggio. Il timore non sfiora l’animo; trasportato dalla corrente mi dimeno per non accettare il destino infelice, troppo è stato lasciato incompiuto, ma la corrente è senz’animo e occhi, imperturbabile scorre, lasciando all’uomo solo i ricordi di cui, un tempo, si nutriva il cuore.
Le cose sono unite da legami invisibili: non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.
Sono una donna forte, ho pochi rimpianti perché ho sempre cercato di vivere al massimo. Non ho avuto molto nella vita, ma ho saputo realizzare alcune delle mete più importanti. Realizzare delle passioni, essere madre, averi amici unici ed esser fiera di me.
Toglimi il pane, se vuoi,toglimi l’aria, manon togliermi il tuo sorriso.Non togliermi la rosa,la lancia che sgrani,l’acqua che d’improvvisoscoppia nella tua gioia,la repentina ondad’argento che ti nasce.Dura è la mia lotta e tornocon gli occhi stanchi,a volte, d’aver vistola terra che non cambia,ma entrando il tuo sorrisosale al cielo cercandomied apre per me tuttele porte della vita.Amor mio, nell’orapiù oscura sgranail tuo sorriso, e se d’improvvisovedi che il mio sangue macchiale pietre della strada,ridi, perché il tuo risosarà per le mie manicome una spada fresca.Vicino al mare, d’autunno,il tuo riso deve innalzarela sua cascata di spuma,e in primavera, amore,voglio il tuo riso comeil fiore che attendevo,il fiore azzurro, la rosadella mia patria sonora.Riditela della notte,del giorno, della luna,riditela delle stradecontorte dell’isola,riditela di questo rozzoragazzo che ti ama,ma quando apro gli occhie quando li richiudo,quando i miei passi vanno,quando tornano i miei passi,negami il pane, l’aria,la luce, la primavera,ma il tuo sorriso mai,perché io ne morrei.
Dolcissime frasi e bellissimi sentimenti sgorgano dal tuo cuore, ma Ella pur non essendo fisicamente qui è ancora intorno a noi, ma soprattutto, dentro di noi. Ella si mostra a noi nel nostro ricordo finché una nuova luce non aprirà il varco in questo cielo di pece per l’opera sua smagliante e incontro ci verrà con il calice dell’Amore nell’ultimo giorno.