Brazir – Vita
Gira le pagine della vita, inizia a scriverne di nuove, ma non dimenticarti di quelle vecchie, in esse vive la tua storia.
Gira le pagine della vita, inizia a scriverne di nuove, ma non dimenticarti di quelle vecchie, in esse vive la tua storia.
Interrompo l’esistenza, incidente di percorso. O chiudo un incidente di percorso durato troppo a lungo.
Ci sono posti, canzoni, sguardi e persone che ti ricordano sempre chi sei.
La serenità è un grande traguardo in questo mondo sommerso di dolore.
Accade che un giorno ti guardi allo specchio e non sei più tu. Osservi la fronte più ampia, il pozzo più scuro degli occhi, ti soffermi sull’intreccio sottile di rughe. Capisci di essere solo, non di esserlo diventato ma di esserlo stato da sempre. Si nasce e si muore soli, due eventi grandiosi con un unico protagonista e tra questi si evolve la vita che spesso è un monologo contraddittorio nel continuo tentativo di ovviare alla solitudine, un cercare di uscire da questa realtà intrinseca. Si tendono mani, si trovano occhi, si ascoltano voci, tutto per sentirsi meno perduti. L’errore più grande è voler mettere la propria felicità nelle mani di un altro. L’errore più grande è illudersi di non essere soli.
Si sa sempre tutto di tutti tranne che di se stessi.
A rincorrere il passato ci facciamo solo male. Affrontare il presente può apparire più difficile ma è l’unico modo che hai per continuare a camminare verso il futuro.