Bruno Munari – Arte
Quando qualcuno dice:questo lo so fare anch’io,vuol direche lo sa rifarealtrimentilo avrebbe già fatto prima.
Quando qualcuno dice:questo lo so fare anch’io,vuol direche lo sa rifarealtrimentilo avrebbe già fatto prima.
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.
L’artista dilettante imita, quello professionista ruba.
L’arte è lo specchio che riflette il raggio più alto della nostro essere: esso prende forma attraverso segni e parole, per poi spiccare il volo verso spazi di libertà.
Per me il vero amore,la vera felicità è soloil teatro.
L’arte è amore, l’arte è speranza, l’arte è vita. I sacrifici non sono vani, ma…
L’arte è un simbolo poiché un simbolo è l’uomo.