Carl Sandburg – Guerra & Pace
Un giorno faranno la guerra e nessuno ci andrà.
Un giorno faranno la guerra e nessuno ci andrà.
È tutta la vita che combatto con i maschi, adesso vorrei la pace con un uomo.
Pace… Un unico cerchio intorno al mondo fatto di tanti colori di tante speranze ma con un solo grido, grido che possa rompere tutte le assurdità di chi non vuol sentire di chi non vuol vedere di chi non vuol ammettere che in questa terra abbiamo bisogno di Pace.
I soldati si mettono in ginocchio quando sparano, forse per chiedere perdono dell’assassinio.
Il mondo è pieno di gente che prova a compensare la pochezza morale, intellettuale e sentimentale della propria vita cercando sistematicamente il punto debole altrui, per colpire sicura.
Pistole, fucili, mitragliatrici, cannoni, granate, bombe, missili e merda del genere non nascono sugli arbori né sotto terra né, tantomeno, grattando i muri. Invece, non sono nient’altro che la materializzazione delle forme-pensiero tenebrose e distruttive emanate da menti machiavelliche e perverse che rendono il mondo un inferno in terra, per sete di potere, di dominio, di denaro o semplicemente per desideri di vendetta o di azioni malvagie.
Il giorno in cui l’esercito chiuderà le sue porte, allora prevedo un mondo di pace.