Carl William Brown – Stati d’Animo
Un’equa moralità richiederebbe che si tenga conto, in modo imparziale, dell’interesse di tutti, richiederebbe cioè quello che in millenni di storia i governanti non hanno mai fatto.
Un’equa moralità richiederebbe che si tenga conto, in modo imparziale, dell’interesse di tutti, richiederebbe cioè quello che in millenni di storia i governanti non hanno mai fatto.
Non mi fermo più a cercar di capire le persone, a comprendere i cambiamenti. No. Non ho la minima intenzione di farlo. Non mi fermo più a cercar di riprendere giorni o un qualcosa che non è più mio. Preferisco perdermi in me stessa, fra le mie dita, i miei riccioli e la mia anima. È il luogo in cui mi trovo meglio. Perché l’anima la indosso tutti i giorni. La gente no, certa gente, posso evitarla. Non mi fermo più a “raccogliere” nessuno. Chi ci tiene cammina al mio fianco e tiene il passo. Badando bene che anche coi tacchi non mi perdo e vado veloce, sicura.
La mia assenza sarà una punizione per chi, quando poteva, non ha saputo dare valore alla mia presenza.
Le cose sono unite da legami invisibili: non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.
Vergognarsi delle proprie emozioni è come vergognarsi di se stessi!
Penso a sorridere, vivere e stare bene, tanto per piangere e arrabbiarmi c’è sempre tempo.
A noi… che camminiamo su una terra diversa!