Carl William Brown – Vita
Qual è la variabile dipendente? La vita perché dipende dalla morte o la morte perché dipende dalla vita?
Qual è la variabile dipendente? La vita perché dipende dalla morte o la morte perché dipende dalla vita?
L’impazienza è un maestro che esaspera la mente e il cuore, ma il suo insegnamento resta per la vita.
C’è un piccolo particolare su alcune persone che ancora non ho capito, praticamente una banalità: ma quelle persone che ci criticano e parlano alle spalle, esattamente da noi cosa vogliono?
Se non credessialla vita eternasarei già morto.
Quando scoppia una guerra, tutti sperano che finisca presto, gli unici che desiderano che continui il più a lungo possibile sono quelli che sono morti per primi.
Quando si perde la certezza di conoscere, non completamente ma almeno in parte, una persona, si cade nell’insicurezza dei propri mezzi percettivi, è difficile riprendere fiducia del proprio istinto, il timore che possa accadere ancora di rimanere deluse ti spinge a diventare più dura con te stessa e di conseguenza con chi ti circonda. E così s’innalza un muro, che ti dà la sensazione che tutto ciò che sta al di là non può più ferirti.S’incontrano, si conoscono un numero smisurato di persone nell’arco della propria vita che riescono piano piano a crepare fino a far cedere quel muro, il rancore che ne può derivare è non averlo permesso prima, troppo tempo è passato…, una seconda occasione c’è sempre per tutti, bisogna solo avere il coraggio di afferrarla.
Nessun bene materiale, nessuna cifra di denaro, ridarà la vita ad un morto, sia che sia sepolto sia che respiri ancora.
L’impazienza è un maestro che esaspera la mente e il cuore, ma il suo insegnamento resta per la vita.
C’è un piccolo particolare su alcune persone che ancora non ho capito, praticamente una banalità: ma quelle persone che ci criticano e parlano alle spalle, esattamente da noi cosa vogliono?
Se non credessialla vita eternasarei già morto.
Quando scoppia una guerra, tutti sperano che finisca presto, gli unici che desiderano che continui il più a lungo possibile sono quelli che sono morti per primi.
Quando si perde la certezza di conoscere, non completamente ma almeno in parte, una persona, si cade nell’insicurezza dei propri mezzi percettivi, è difficile riprendere fiducia del proprio istinto, il timore che possa accadere ancora di rimanere deluse ti spinge a diventare più dura con te stessa e di conseguenza con chi ti circonda. E così s’innalza un muro, che ti dà la sensazione che tutto ciò che sta al di là non può più ferirti.S’incontrano, si conoscono un numero smisurato di persone nell’arco della propria vita che riescono piano piano a crepare fino a far cedere quel muro, il rancore che ne può derivare è non averlo permesso prima, troppo tempo è passato…, una seconda occasione c’è sempre per tutti, bisogna solo avere il coraggio di afferrarla.
Nessun bene materiale, nessuna cifra di denaro, ridarà la vita ad un morto, sia che sia sepolto sia che respiri ancora.
L’impazienza è un maestro che esaspera la mente e il cuore, ma il suo insegnamento resta per la vita.
C’è un piccolo particolare su alcune persone che ancora non ho capito, praticamente una banalità: ma quelle persone che ci criticano e parlano alle spalle, esattamente da noi cosa vogliono?
Se non credessialla vita eternasarei già morto.
Quando scoppia una guerra, tutti sperano che finisca presto, gli unici che desiderano che continui il più a lungo possibile sono quelli che sono morti per primi.
Quando si perde la certezza di conoscere, non completamente ma almeno in parte, una persona, si cade nell’insicurezza dei propri mezzi percettivi, è difficile riprendere fiducia del proprio istinto, il timore che possa accadere ancora di rimanere deluse ti spinge a diventare più dura con te stessa e di conseguenza con chi ti circonda. E così s’innalza un muro, che ti dà la sensazione che tutto ciò che sta al di là non può più ferirti.S’incontrano, si conoscono un numero smisurato di persone nell’arco della propria vita che riescono piano piano a crepare fino a far cedere quel muro, il rancore che ne può derivare è non averlo permesso prima, troppo tempo è passato…, una seconda occasione c’è sempre per tutti, bisogna solo avere il coraggio di afferrarla.
Nessun bene materiale, nessuna cifra di denaro, ridarà la vita ad un morto, sia che sia sepolto sia che respiri ancora.