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Carla Compierchio – Abbandonare

Limitare i gesti e le parole. Perché? Se io ti parlo e tu mi parli, se io ti cerco e tu mi cerchi, è come se ci incontrassimo da qualche parte, chissà forse tra realtà e sogno, fosse anche solo nel pensiero, solo? Ma lì ci siamo già, io e te, e sempre ci sorridiamo, ché tanto ci siamo trovate anche prima di saperlo. Ma cercarci, che male c’è?

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    Non scendono lacrime dai miei occhi…Nessun singhiozzo interrompe il mio respiro…Niente trema del mio corpo…Ormai lo so: probabilmente tu hai sempre avuto un altra o magari ti sei stancato di aspettarmi…Non ti accuso di niente la colpa è anche mia…Ogni giorno qualche vecchio ricordo mi ritorna in mente…Ho imparato ad allontanarli a tenere lontane le mie lacrime dal volto…Qualchevolte però cedo e allora una lacrima scivola sulla guancia ma non mi fermo al passato vado avanti…Credo che un giorno, forse, noi due ci rivedremo e saremo due amici come lo eravamo da piccoli…Ti ricorderò amico mio… Ti ricorderò come se fossi sempre accanto a me!Addio.

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    La vita: un’alternarsi di emozioni, alcune volte bellissime, altre devastanti.Situazioni che non sempre dipendono da noi, dalle scelte che facciamo, dal passato che abbiamo avuto. Perché spesso per quanto ci impegniamo nel progettare le cose, queste vanno non come vorremmo e nascono le domande, i perché, e cerchiamo in tutti i modi degli appigli che il più delle volte si rivelano dei bluff, oppure tiriamo fuori una forza inaspettata e ciò che prima consideravamo un niente diventa un tutto e “saliamo” sulla barca che è la nostra vita e cominciamo a “navigare” con la nuova consapevolezza che il vento può in qualsiasi momento cambiare.

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    Prendiamo una scatola di cioccolatini. Le confezioni sono tutte belle ed invitanti, ce ne sono di tanti gusti e forme. Capita che a volte si può trovare qualche cioccolatino rotto che puntualmente viene scartato. Dio un giorno invece ha scelto di prendere da quella scatola che è il mondo, il cioccolatino rotto che era la tua vita. Non lo ha scartato, anzi lo ha “preferito” agli altri, perché lui sapeva che ti sentivi triste, insoddisfatto e ti saresti volentieri “buttato”. Adesso sei una persona nuova, perché Dio in te ha infuso la speranza, ha sanato la tua anima. Oggi hai una diversa considerazione di te, perché ti vuoi bene, e sai che anche un cioccolatino rotto ha lo stesso “gusto” degli altri.