Carlo Bisecco – Tristezza
Certi giorni il mio cuore è disordinato e freddo come la nebbia.
Certi giorni il mio cuore è disordinato e freddo come la nebbia.
Non lo urliamo il dolore, lo teniamo dentro stretto, non sapendo che così farà più male. Non sentiamo mai nessuno dire ad un altro “Mi dispiace” o “Mi manchi”. Si preferisce lo stupido orgoglio che chiamiamo dignità. Non sentiamo mai il bisogno di scusarci, ma pretendiamo gente che a noi si inchini. Abbiamo perso un po’ più in umanità. Abbiamo guadagnato in solitudine, sicuramente.
Come si può vivere se dentro ti senti morire? Come si può morire se in realtà hai voglia di vivere?
Non è facile restare a galla quando chi dovrebbe aiutarti ti tira verso il fondo dalla gamba. Soprattutto per chi non sa nuotare bene. A volte sembra che tu sia l’unica a voler salvare il salvabile, e non è facile per niente.
Ogni giorno mi alzo dal letto, sento la stanchezza scorrermi nelle vene, l’emicrania che ormai mi assilla da mesi. Guardo fuori e osservo come ogni cosa che vedo non abbia alcun tipo di colore, tutto grigio, solo e soltanto grigio. Non mi sorprende più ora mai sapere che ogni cosa che sta succedendo e che sto subendo, sia solo e soltanto un riflesso dei miei sbagli. Quindi vivo con questa frase stampata nella mente: peggio di ieri, meglio di domani.
Piccolo Principe fini sulla terra, nel bel mezzo del deserto. “Dove sono gli uomini? ” disse il Piccolo Principe “si é un po’ soli nel deserto”. “Si é soli anche con gli uomini” rispose il serpente.
L’animo umano è una giungla di sentimenti:rimorsi, tormenti, rimpianti, emozionila passione del belloil desiderio del possessol’incanto del silenzio.La rassegnazione alla sofferenzala solitudine interiorela paura di esprimersi.Il bisogno di affettoil bisogno di calore umanoil bisogno di amare, di sentirsi amatiil bisogno di vivere emozionie di annullarsi in essi.