Carlo Bisecco – Vita
Vivo in un incubo, muoio in un sogno.
Vivo in un incubo, muoio in un sogno.
Il pugnale che ferisce di più è il silenzio di chi ha deciso che è meglio tenersi tutto dentro, che è meglio rifugiarsi nella penombra della sua insicurezza; invece di affrontare i problemi e la vita.
Chi ha la capacità di osservare la bruttezza, ha anche la capacità di trasformarla in bellezza. E tutta una questione di sfondo.
Occorre liberarsi delle scorie del passato che turbinano nella memoria come insetti rapaci: sono solo vecchie idee delle quali non abbiamo più bisogno.
Questa è la morale della mia esistenza: Viaggio sullo stesso bus della vita delle persone che amo, ma il mio migliore amico siede quattro file più avanti, osserva il mondo dal finestrino scorrergli a fianco e si sente inerme. La mia morosa se ne sta tre file dietro, in piedi, prigioniera di un mondo soffocante che la circonda e la “sballottola” in ogni dove. Ci troveremo tutti al capolinea?
Siamo attratti dal “bello” ignorando che la vera bellezza si nasconde nella semplicità.
Avrei voluto una vita felice e tranquilla, senza pensieri e preoccupazioni, e chi non la vorrebbe? Ma è impossibile pretendere questo, ed è impossibile aspettare che sia così, non succederà mai, bisogna rassegnarsi al fatto che la vita è così, piena di ostacoli, o li saltiamo o affondiamo, e la decisione è solo nostra.