Carlo Maria Franzero – Figli e bambini
Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
Ieri qualcuno ha chiesto a un bimbo: “hai fatto gli auguri alla mamma?”. E lui: “la mamma è la mamma, non è una donna, è la mia mamma”.
Voglio insegnare all’adulto lo stupendo dono del capire il bambino e al bambino lo stupendo dono di non voler diventare adulto.
Il vero amore per me? Mio figlio! Lui, luce della mia vita, lui, anima della mia anima.
Era bello esser pulcini, sapevi che non sarebbe durato a lungo ma ti riusciva così bene dimenticartene, la semplicità era un labirinto dove l’immaginazione si perdeva e tu vedevi distante le difficoltà perché eri tutto quello che non sei oggi. Ogni tanto ti guardi indietro per vedere il tempo trascorso, i cambiamenti fatti, i bei momenti perduti e le sensazioni ritrovate, ogni tanto ti manca e guardi avanti ricercando tutto sotto altre forme, era bello esser pulcini.
Non c’è cielo più limpido degli occhi di un bambino, non c’è sole più caldo del suo sorriso, non c’e aria più pulita della sua ingenuità.
Forse era meglio se una scopata provocasse dolori allucinanti, avremmo solo figli dell’amore e di conseguenza cresciuti con amore. Inoltre niente pedofili, niente sfruttamento dei bambini, adolescenti, persone, niente certi preti. Cosa vale più di un bambino che cresce amato? Niente, tantomeno una scopata!