Carlo Peparello – Verità e Menzogna
L’orgoglio è una pessima imitazione della risolutezza. Chi è orgoglioso si ostina a prendere decisioni sbagliate in partenza, il risoluto prende quelle più scomode ma che invitano alla verità.
L’orgoglio è una pessima imitazione della risolutezza. Chi è orgoglioso si ostina a prendere decisioni sbagliate in partenza, il risoluto prende quelle più scomode ma che invitano alla verità.
Per vivere di menzogne occorre avere una grande memoria, per vivere di verità occorre avere delle grandi palle.
Il tutto è una piccola parte dell’atomo,niente è l’eternità infinità.
L’egoismo è più leggero da portare nella coscienza quando lo camuffi da decisione sofferta. È una ipocrisia sottile ma molto in voga.
Cristo vuole segnare il nemico del suo male come se fosse lui stesso e dare il suo corpo ai discepoli, i vampiri, perché ne traggano la vita immortale. Vendicatosi del destino che vuole evitare, dando le sue proprie colpe ad altri, lupo famelico e maschera di volti altrui. Spreme l’universo sino all’ultima stella, fuoco ed acqua col quale è costruito e sorretto lo spazio. Aggiungere altra carne è dannoso. Un altro elemento fatto ingurgitare al cosmo, e il padre celeste è convinto di aver raggiunto l’eternità per i suoi? Amore cieco di padre, e forse di pazzo. Il cinque, il messia, vuole diventare sei divorando l’Acqua, o forse, chissà, lo è già. Ma è anche la sua politica: avere i numeri non basta. Il padre ha avvertito, quindi non ci si dovrebbe lamentare? Dio stesso è stato avvertito, ma dall’alto del suo piedistallo, vede solo le virtù che può aggiungere a se stesso, ignorando che proprio questo lo condanna a morte, e non altro. La natura non segue mai i desideri. Due bianchi e due neri, un universo che ora si consuma da solo, vita ridotta drasticamente alla quale non ne seguirà più nessuna.
La verità è una virtù in qualsiasi forma.
La verità è sempre scomoda, per questo molti scelgono la menzogna.