Carlos Ruiz Zafón – Libri
Non posso morire, dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.
Non posso morire, dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.
Pian piano la moto comincia a curvare. È ora di tornare a casa. È ora di ricominciare, lentamente, senz strappi al motore. Senza troppi pensieri. Con un’unica domanda. Tornerò mai lassù, in quel posto così difficile da raggiungere. Lì dove tutto sembra più bello. E nello stesso istante in cui se lo chiede, purtroppo, sa già la risposta!!
È importante che di tanto in tanto, o anche spesso, i libri ci deprimano, i film ci mettano alla prova, i dipinti ci lascino scioccati e magari la musica ci lasci interdetti. Ma è proprio necessario che lo facciano sempre? Ogni tanto non possono consolarci, sollevarci, ispirarci, commuoverci e rallegrarci? Per favore! Solo ogni tanto, quando abbiamo avuto una giornata proprio di merda.
Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!
“Ti troverò”, mi sussurrò all’orecchio. “Te lo prometto. Se dovrò sopportare due secoli di purgatorio, duecento anni senza di te… allora vorrà dire che sarà la punizione che mi sono meritato per i miei crimini: perchè ho mentito, ucciso, rubato e tradito. Ma c’è un’unica cosa che ristabilirà l’equilibrio. Quando sarò al cospetto di Dio, ci sarà un’unica cosa che farà pendere la bilancia in mio favore, contro tutto il resto”.La sua voce si abbassò fin quasi a un sussurro, e le sue bracciasi strinsero intorno a me.”Signore, mi hai dato una donna strordinaria e Dio! io l’ho amata tanto. “(da “Il ritorno”)
Se vuoi ritemprare l’animo leggi più che puoi e scrivi su quello che vuoi.
Non lasciare niente al caso. Resisti finché resta una speranza.