Carlos Ruiz Zafón – Libri
Un racconto, mi aveva detto un giorno Julian, è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.
Un racconto, mi aveva detto un giorno Julian, è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.
Quando una persona mi piace moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno: è come rinunciare a una parte di lei. Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l’unica cosa che può rendere misteriosa – o splendida – la vita moderna.
Lizzie: Ho appena accettato di danzare con il signor Darcy?Charlotte: Credo che lo troverai molto piacevole.Lizzie: Bell’inconveniente giacché mi sono ripromessa di odiarlo per l’eternità!
E mi rivolge un sorprendente mezzo sorriso guardandomi da sotto le sopracciglia, quasi vedesse davvero me, me al di là di questo corpo, e gli piacesse quello che vede. Ma non è possibile.
Tentare di farlo felice era una cattiva scelta? Anche se l’amore che provavo per lui non era che un debole eco di ciò che mi era possibile, anche se il mio cuore era lontano, alla deriva, perso nel dolore e nella vana ricerca del mio volubile Romeo, restava una cattiva scelta?
La sofferenza di Damon stava diventando la sofferenza di Elena, mentre lei lo liberava da ogni evento doloroso, ogni tragedia, ogni crudeltà che nel tempo avevano formato i duri strati di indifferenza e insensibilità che imprigionavano il suo cuore.Strati, duri come la roccia del nucleo di una stella nana, che si spezzavano e volavano via. Continuamente. […] c’era qualcosa al centro, tuttavia: un nucleo più nero dell’inferno e più duro delle corna del diavolo…
Mi dispiace di essere stato così chiuso e riluttante a condividere il mio passato, e averti costretta a tanto.Ma anche se sono cose accadute così tanto tempo fa, preferisco non parlarne.