Carmelo Crisafulli – Destino
Quand’è che si muore? Quando non si respira più? Quando non si ama più? Quando non si desidera più? O quando nessuno ti cerca più?
Quand’è che si muore? Quando non si respira più? Quando non si ama più? Quando non si desidera più? O quando nessuno ti cerca più?
Vi sono dolori che non bisogna sfuggire, poiché spesso da un male si arriva a un bene.
Certi disegni del destino altro non sono che maledetti scarabocchi sulle pagine della vita.
L’anima volgare non ha futuro.
A ciascuno è destinato il suo giorno.
Non esiste la buona o la cattiva sorte, esiste ciò che vogliamo e in quello che ci fa più comodo credere e se qualcosa ci va storto, ci giustifichiamo dando la colpa al destino.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Vi sono dolori che non bisogna sfuggire, poiché spesso da un male si arriva a un bene.
Certi disegni del destino altro non sono che maledetti scarabocchi sulle pagine della vita.
L’anima volgare non ha futuro.
A ciascuno è destinato il suo giorno.
Non esiste la buona o la cattiva sorte, esiste ciò che vogliamo e in quello che ci fa più comodo credere e se qualcosa ci va storto, ci giustifichiamo dando la colpa al destino.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Vi sono dolori che non bisogna sfuggire, poiché spesso da un male si arriva a un bene.
Certi disegni del destino altro non sono che maledetti scarabocchi sulle pagine della vita.
L’anima volgare non ha futuro.
A ciascuno è destinato il suo giorno.
Non esiste la buona o la cattiva sorte, esiste ciò che vogliamo e in quello che ci fa più comodo credere e se qualcosa ci va storto, ci giustifichiamo dando la colpa al destino.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.